Il pizzolo

LA STORIA DI UNA PRELIBATEZZA

Piatto tipico della tradizione contadina della Sicilia sud-orientale, il pizzolo è oggi conosciuto in tutta l’isola e la sua deliziosa fama si sta diffondendo nel resto d’Italia.

L'origine

PIATTO TIPICO SICILIANO

Il suo nome deriva da “pizzòlu”, una grossa pietra piatta di forma ovoidale.
Il termine è inequivocabilmente siciliano, ma le origini del piatto vanno ricercate nel bagaglio gastronomico lasciatoci in eredità dal popolo greco.

Secondo la tradizione, la forma ovoidale doveva ricordare la ciclicità della vita, tema molto caro alle popolazioni più antiche.

Il pizzolo veniva cotto sulle pietre roventi e la superficie era condita con olio, origano, sale e farcita con le verdure di stagione.

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La lievitazione

NATURALE, DIGERIBILE, LENTA

Uno dei fattori che rende particolarmente apprezzabile il nostro prodotto è la lenta lievitazione con lievito madre naturale di farine di grande qualità, come la Timmilia, il Russello, la farina ai 5 cereali.

La lievitazione lenta conferisce al pizzolo una migliore digeribilità, friabilità e una personalità unica; la cottura in tre fasi gli dona maggiore croccantezza, consistenza e leggerezza.

Sarà piacevole gustarlo senza avvertire poi il fastidioso senso di pesantezza.

Cottura in tre fasi

CONSISTENZA, CROCCANTEZZA, LEGGEREZZA

La cottura in tre fasi è una delle peculiarità più importanti della lavorazione dei nostri pizzoli. Cuocere il pizzolo in tre fasi distinte è il segreto per dare la giusta consistenza e una croccantezza speciale. Solo così il pizzolo sarà morbido e gustoso dentro e croccante fuori.

  • Nella prima fase si stende il panetto. Poi lo si inforna quanto basta per poterlo tagliare a metà: una sarà la base e l’altra il ‘cappello’ del pizzolo.

  • Nella seconda fase si condisce la base con gli ingredienti e si inforna nuovamente.

  • Nella terza fase il ‘cappello’ – opportunamente condito con parmigiano olio e le spezie – viene unito alla base condita e cotta e si inforna nuovamente per dorare il parmigiano e conferire al pizzolo la croccantezza perfetta.

Cottura in tre fasi

CONSISTENZA, CROCCANTEZZA, LEGGEREZZA

La cottura in tre fasi è una delle peculiarità più importanti della lavorazione dei nostri pizzoli. Cuocere il pizzolo in tre fasi distinte è il segreto per dare la giusta consistenza e una croccantezza speciale. Solo così il pizzolo sarà morbido e gustoso dentro e croccante fuori.

  • Nella prima fase si stende il panetto. Poi lo si inforna quanto basta per poterlo tagliare a metà: una sarà la base e l’altra il ‘cappello’ del pizzolo.

  • Nella seconda fase si condisce la base con gli ingredienti e si inforna nuovamente.

  • Nella terza fase il ‘cappello’ – opportunamente condito con parmigiano olio e le spezie – viene unito alla base condita e cotta e si inforna nuovamente per dorare il parmigiano e conferire al pizzolo la croccantezza perfetta.